Blue Monday, singolo dei New Order, pubblicato il 7 marzo 1983 come unico estratto dal secondo album in studio Power, Corruption & Lies e successivamente remixato e ridistribuito nel 1988 (sempre dalla Factory) e nel 1995 (dalla London Records) fu composto dai membri del gruppo Gillian Gilbert, Peter Hook, Stephen Morris e Bernard Sumner.
In assoluto uno dei loro brani più celebri, divenuto col tempo un vero e proprio classico della scena club-dance mondiale ed un’opera seminale per la musica elettronica tutta basa tutta la sua forza sul groove propulsivo creato dal semplice giro di basso in ottavi.
Steps per la programmazione del Synth Bass su Analog di Ableton Live
Seguiranno alcuni steps per la programmazione del Synth Bass su Analog di Ableton Live. Il suono originale fu programmato su un Moog Source.
Oscillator Section:
Osc 1
Shape: Square, Widht: 84%, Octave: -1, Detune: 0.01, Destination: F1
Analog è il soft synth costruito su modellazione analogica di Ableton. Ideato per la programmazione nell’ambito della sintesi sottrattiva, combina le differenti caratteristiche degli storici synth analogici. Analog non è un campionatore o una wavetable, il suono è prodotto da un calcolo in tempo reale dalla CPU. Analog genera il suono simulando le diverse componenti del sintetizzatore attraverso la modellazione fisica.
Le sorgenti sonore in Analog: 2 Oscillatori + 1 Generatore di Noise
Cerchiamo di esaminare più nel dettaglio le caratteristiche della sezione oscillatori in Analog.
Osc1 e Osc2 posseggono le seguenti caratteristiche:
Forme d’onda: Sine, Saw, Square, Noise.
Intonazione degli oscillatori attraverso i parametri: Octave, Semi, Detune.
Possibilità di modifica della larghezza di impulso della forma d’onda Square, attraverso il parametro Width.
Possibilità di indirizzamento all’ingresso del Filtro 1 e all’ingresso del Filtro 2. Il cursore F1/F2 controlla il bilanciamento dell’uscita dell’oscillatore verso i due filtri.
Possibilità di applicare un inviluppo del pitch su entrambi gli oscillatori. Una rampa che modula il pitch dell’oscillatore nel tempo, il parametro Initial imposta il pitch di partenza dell’oscillatore, mentre Time regola il tempo che il pitch impiegherà per glissare al suo valore finale.
Possibilità di modulazione degli Oscillatori attraverso gli Lfo.
Ai due Oscillatori si può applicare un Sub-Oscillatore a forma d’onda quadra aggiuntivo attraverso l’attivazione del parametro Mode impostato su Sub.
Ai due Oscillatori infine può essere applicata l’ Hard Sync attraverso il selettore mode impostato su Sync. In questo modo si attiva un oscillatore interno che e possibile scordare attraverso il parametro Ratio.
Noise
Il Noise generator produce rumore bianco e include un proprio filtro passa-basso con pendenza a -6dB per ottava modificabile attraverso la manopola Color.
Come per i due Oscillatori il Noise può essere inviato all’ingresso del Filtro 1 e all’ingresso del Filtro 2 attraverso il cursore F1/F2
La sezione Filtri in Analog
Analog Possiede due filtri multi modalità, passa-basso, passa-banda, notch, passa-alto e formante selezionabili attraverso un selettore posto accanto ai parametri Fil1 e Fil2.
I Filtri di Analog posseggono le seguenti caratteristiche:
Oltre ai classici parametri di regolazione della Frequenza (parametro Freq) e risonanza (parametro Reso) c’è la possibilità di inviare l’uscita del Filtro 1 al Filtro 2 attraverso il parametro To F2. Ancora, l ‘interruttore Slave fa in modo che la frequenza di taglio del Filtro 2 segua la frequenza di taglio del Filtro 1. In questo modo ogni tipo di modulazione applicata al Filtro 1 influenzerà il Filtro 2.
Frequenza di Taglio e Resonance di F1 e F2 hanno la possibilità di essere modulati nelle seguenti modalità:
Dall’ Inviluppo ADSR , da un L’LFO, dalla Key Track. Inoltre sul Filtro è possibile applicare una saturazione attraverso il parametro Drive.
La Sezione Amp di Analog
Dal Filtro il segnale viene inviato a un amplificatore che può essere modulato da un inviluppo d’ampiezza.
Il segnale stereo di ciascun amplificatore può essere “pannato” attraverso il parametro Pan.
Il Pan, insieme al livello d’uscita dell’Amplificatore inoltre, possono essere modulati da: l’Inviluppo, la Key Track e dall’ LFO.
L’Inviluppo di Analog
Analog possiede due inviluppi ADSR dedicati rispettivamente al Filtro e all’Amplificatore.
Dal parametro Slope è possibile selezionare la curva dell’inviluppo (lineare o esponenziale).
Attivando il parametro Free l’Inviluppo funziona in modalità Trigger, per cuisalta la propria fase di Sustain e passa direttamente dalla fase di Deacay a quella di Release. Questo produce note di durata uguale, indipendentemente dal tempo in cui il tasto rimane premuto.
Il parametro Loop, se attivato, offre la possibilità di mandare in “loop” appunto, alcuni segmenti dell’inviluppo.
Il parametro Att>Vel da la possibilità di modulare l’attacco attraverso la Velocity del Piano Roll. Mentre il parametro Env>Vel da la possibilità di stabilire la quantità di inviluppo attraverso la Velocity del Piano Roll.
Gli Lfo
I 2 LFO di Analog, regolabili nella velocità attraverso il parametro Rate, sono impiegati come sorgenti di modulazione di Oscillatori, Filtri e Amplificatori.
Possiamo scegliere tra quattro forme d’onda:
Sine, Triangle (che attraverso il parametro Width può trasformarsi in una Saw), Rect (regolabile nell’impulso sempre dal parametro Width) e due tipologie di Noise.
Può essere applicato un ritardo con il parametro Delay, una modellazione della curva di attacco (Attack) e un cambiamento della fase della forma d’onda con il parametro Offset.
Il parametro Retring fa si che l’ LFO ricominci nella stessa posizione della propria fase ogni volta che
viene innescata una nota.
Sguardo sui Parametri Globali in Analog
La sezione globale di Analog comprende: il volume d’uscita generale, l’effetto Vibrato, l’effetto Unison che sovrappone più voci con la possibilità di scordarle tra loro e l’effetto Glide.
La sezione Keyboard del display contiene tutti i parametri relativi alla polifonia e all’intonazione di Analog.
Voices imposta la polifonia disponibile.
L’intero strumento può essere “trasportato” con i controlli Octave,Semi e Tuning mentre con il controllo PB Range si imposta l’intervallo in semitoni della modulazione del pitch bend. Stretch simula lo stretch tuning.
Ascolta qui alcuni suoni realizzati con l’ausilio di Analog Instrument
Nell’articolo seguente mostrero’ come importare i files Sf2 da usare con Sampler in Ableton Live
Un file Sf2 o Soundfont 2 è un banco che contiene campioni di base in formato PCM (simili ai file WAV) che sono mappati a sezioni lungo l’arco delle ottave. Per aprire questo tipo di file serve un sampler virtuale e su Ableton Live abbiamo a disposizione, nel caso non si volessero usare Vst esterni, l’ InstrumentSampler
Come aprire un banco files Sf2 dunque?
Innanzi tutto bisogna predisporre del file Sf2, in rete si trovano parecchie risorse gratuite di questo tipo. Di seguito elencherò semplici e pochissimi steps per caricare il file Sf2
1. Selezionare il File Sf2, in questo caso ho selezionato il file DR-RHYTHM, contenente i campioni della Drum Machine Boss DR-55, dalla libreria dell E-mu Emulator 2
2. Trascinare il File selezionato in una traccia Midi su Ableton Live
3. A questo punto il nostro file ce lo ritroveremo nella sezione libreria utente
4. Se si clicca per aprirlo si aprirà direttamente con Sampler Instrument di Ableton Live
Il file Sf2 lo ritroverete nella Libreria Utente ogni volta che aprirete Ableton Live.
La funzione dell’ Hard Sync o della Soft Sync Oscillator prevede la SINCRONIZZAZIONE DI DUE OSCILLATORI
La funzione dell’ Hard Sync e della Soft Sync Oscillator, permette la sincronizzazione degli Oscillatori. Questa funzione presente su parecchi synth fa si che la forma d’onda di un Oscillatore Slave si sincronizzi alla forma d’onda dell’ Oscillatore Master. Succede che tutte le volte che il ciclo dell’Oscillatore Master si ripete, reimposta il ciclo dello Slave. Quando la frequenza dello Slave è più lenta della frequenza del Master (lo Slave ha una frequenza più bassa), lo Slave è costretto a ricominciare il suo ciclo prima di averlo terminato. Quando lo Slave ha una frequenza più alta rispetto a quella del Master, esso terminerà il suo primo ciclo completo e ad uno dei cicli successivi cercherà di sincronizzarsi al Master, con conseguente modifica della sua forma d’onda. Si andrà a creare una “situazione” come in figura:
La forma d’onda dello Slave risulterà particolare e ricca di armoniche caratterizzata da un timbro metallico. La funzione dell’Hard e Soft Sync è una funzione utile, per risolvere i problemi di accordatura nei synth analogici. Con il tempo questa funzione è stata usata in maniera creativa, infatti se in un qualche modo si andrà a modulare il pitch dello Slave, si otterranno dei risultati interessanti a livello timbrico.
L’Hard Sync Oscillator, usata nella sintesi sottrattiva è stata una tecnica abusata nel synth pop egli anni ottanta sopratutto. A seguito una descrizione veloce su come attuare questa tecnica e il video tutorial su You Tube per ascoltare il risultato.
Hard Sync su Arturia Minimoog V
L’Arturia Mini Moog V offre la possibilità di sincronizzare i due oscillatori, il primo funge da Master, il secondo da Slave. In figura il parametro Sync attivo.
Elenco degli steps per la procedura su come ricavare il suono per la creazione di un Synth Lead Hard Sync:
Attiva la sincronizzazione
Scorda l’oscillatore 2 (di semitoni o ottave, più sarà scordato e più si sentirà l’effetto, quando tenterà di accordarsi all’oscillatore 1)
Apri il pannello della Modulation Matrix e modula la frequenza dell’ Oscillator 2 tramite uno tra i due inviluppi (Filter Envelope o Amp Envelope, EG VCF e EG VCA nel Minimoog V) o tramite l’Lfo
Spegni l’Oscillatore 1
A questo punto si ascolterà soltanto l’Oscillatore 2 che cercando di allinearsi alla frequenza dell’ Oscillatore 1 produrrà delle armoniche “cangianti” nel tempo, che daranno una caratteristica particolare al timbro. In particolare la modulazione dall’inviluppo produrrà degli “sweep” tipicamente anni ’80. Potete guardare il tutorial sul canale You Tube e ascoltare il risultato finale.
Un elenco dei migliori Compressori Plugin Freeware (VST, AU, AAX, RTAS) 2020 disponibili in rete
A seguire una piccola lista dei Migliori Compressori Plugin Freeware (VST, AU, AAX, RTAS) disponibili in rete
1. TDR Feedback Compressor
TDR Feedback Compressor della Tokio Dawn Records è un compressore Vst principalmente ideato per essere applicato sul Master Bus Stereo del Mix, tuttavia può essere anche usato per processare le singole tracce.
La caratteristica principale di questo Compressore è quella di prelevare il segnale Side-Chain, per il controllo del guadagno, “in uscita”, quindi siamo di fronte a un Compressore di tipo Feedback, adatto per ottenere una compressione “morbida” e per questo ideale per l’applicazione sul Master Bus del Mix o su Stems e Gruppi.
Come precisato anche dal produttore, TDR Feedback Compressor non vuole emulare il “comportamento” o il “circuito” di nessuna macchina analogica esistente, non siamo di fronte quindi al classico Virtual Analog, ma ad un processore digitale progettato con estrema cura.
Il software è disponibile in Free Download nelle versioni sul sito di Tokio Dawn Records
Siyxtyfive di De la Mancha Vst è un Compressore modellato per emulare i modelli vintage RMS, in particolare è ispirato al DBX 165A, un classico Compressore degli anni ’70.
Il software è disponibile in free download in varie versioni sul sito di De la Mancha
Modellato per emulare i primi compressori valvolari, denominati “Vari-MU, termine che si riferisce al modo in cui il rapporto di compressione varia dinamicamente in risposta al livello del segnale. Questo tipo di compressore risponde in modo diverso quindi, a seconda del tipo di segnale che viene dato.
Possiede due soli knob, il primo che gestisce il livello di ingresso e quindi la quantità di compressione, il secondo che gestisce il livello in uscita del segnale.
Disponibile gratuitamente in varie versioni sul sito della Klanghelm
OldSkoolVerb della Voxengo è un plug in freeware, AAX, AudioUnit e VST. Esso è dotato di parametri che consentono di ottenere vari riverberi, dal plate, alla room alla hall. Ideale per suoni poco percussivi, con poco attacco, come Pad e Voci.
Bello il preset denominato “Old Skool singer” e il parametro Mode settato su Old
Il Plug in è in free download sul sito della Voxengo
Altra risorsa gratuita tra le tante messe a disposizione da Variety of Sound. Epic Verb è un classico reverb per la simulazione di Room e Hall. Ha 6 tipi di riverberi e i classici controlli: pre-delay, eq e early reflection.
Disponibile all’interno di un pacchetto di vari Vst Effects sul sito della Variety of Sound:
Ancora da Variety of Sound un’altro bel VST. Chorus + Tape Echo. Interessante la simulazione del “Tape Hiss” e la presenza del V-Meter sull’interfaccia.
“Don’t Go”, the song by British synth-pop band Yazoo, was released in 1982 as the second single from their debut album, Upstairs at Eric’s.
The song peaked at number three on the UK Singles Chart, becoming Yazoo’s second top 5 hit. The synth riff intro is one of the most iconic to the synthpop movement.
It was created through Vince Clarke’s Sequential Circuit Pro 1 , the little and extremely flexible monosynth with lots of modulation possibilities.
I’ve recreated that sound on Ableton live with the also flexible Analog Instrument
The Oscillators
Set the oscillators on square wave and set them in this way:
Osc 1: 0.00 dB, octave -1
Osc 2: -27 dB, Octave -2, Semi 7st,
Noise: -22 dB
The Filter Section
Set a 24 dB/octave Low pass filter in this way:
Freq: 66
Reso: 24%
Filter ADSR: A: 31 ms, D: 45 ms, S:0, R: 71 ms
Key track: 1,35
Env amount: 10.11
Lfo on Frequency: 0.05
Envelope Slope: Linear
The Amp Section and the Lfo’s
Set The envelope slope on linear for a more analog “vintage” effect and look at the ADSR parameter on the screenshoot
Apply a PWM to both Square oscillators using two fast triangle wave Lfo’s.
Steps per la creazione di suoni di batteria elettronica con Arturia Mini V e Ableton
Le drum machine hanno avuto un ruolo essenziale nella storia della musica elettronica. Alcune di esse, come quelle prodotte della Roland, (la Tr-808 o la Tr 909), hanno definito gli stilemi di certi generi, come l’house o la techno.
Sostanzialmente le Drum Machines possono essere dei campionatori, dunque usano suoni campionati o veri e propri synth drum, quindi che producono suoni creati attraverso la sintesi. Suoni sintetici percussivi ottenuti attraverso i sintetizzatori possiamo ascoltarli all’interno dei primi dischi dei pionieri del synthpop come Depeche Mode, Silicon Teens o kraftwerk. La maggior parte dei suoni percussivi nei primi due album dei Depeche Mode sono stati creati con il semimodulare Arp 2006.
Filtro in auto-oscillazione
Ho scelto l’Arturia Minimoog V in quanto, emulando il comportamento dell’originale analogico, ha la possibilità di portare a regime di auto-oscillazione il filtro, creando un’onda sinusoidale, che può essere modulata nel pitch attraverso il parametro cut-off. In poche parole, se si spengono tutti gli oscillatori e si supera il valore “7” della resonance (filter emphasis nel Mini Moog), la macchina “suona” comunque, producendo una sinusoide, ideale per creare suoni percussivi di bassa frequenza come kick e toms.
Una volta prodotta la sinusoide, bisogna tirare fuori il transiente d’attacco, settando i valori dell’inviluppo del filtro e di quello dell’ amplificatore come nello screen shot seguente. Il parametro Amount of Contour servirà per dare più o meno punch alla kick. Provate varie regolazione per trovare quella giusta.
Noise per Snare e Hi-Hat
La base per la creazione di snare e Hi-Hat è il Noise. Per lo snare ho usato un white noise (ma si può provare ad usare anche un pink noise) più un oscillatore a onda quadra con PWM data da un onda di tipo casuale. Analog Instrument da Ableton offre la possibilità di fare questo, settando come sorgente di modulazione della PWM un Lfo Noise ma a bassa frequenza.
Per quanto riguarda invece la creazione dell’Hi-Hat ho usato il rumore bianco filtrato da un high Pass filter.
Save a Prayer fu il terzo singolo estratto dall’album Rio dei DuranDuran. Pubblicata il 9 Agosto 1982 dalla Emi è stata la canzone di maggior successo dell’album. E’ noto ormai a tutti che Nick Rodhes prediligeva i Synth Roland e probabilmente il sequencer in questione è stato realizzato con il Roland Jupiter 8 il celebre polifonico a otto voci.
Di seguito un tutorial per riprodurre il sequencer in questione sul Juno 60 Roland Cloud, l’emulatore Vst dello storico polifonico a sei voci Roland Juno 6
Enjoy the Silence, singolo della band synthpop Depeche Mode pubblicato il 5 Febbraio 1990 fu il secondo estratto dall’album Violator
Con Violator i Depeche Mode continuarono la svolta iniziata con Music for the masses, che prevedeva l’inserimento di chitarre e altri strumenti “acustici” all’interno delle loro canzoni
Il brano fu composto da Martin Lee Gore che venne registrato nel 1989 per poi essere pubblicato sul pubblicato sul mercato mondiale l’anno successivo, sorpassò il milione di copie vendute solo nella prima settimana
Il Basso di Enjoy the silence
La particolarità di questo brano sta proprio nella linea di synth bass, pulsante e protagonista. Probabilmente fu creato usando il modulare del produttore Flood. Elementi principali di questo suono sono la modulazione della PWM dell’oscillatore a onda quadra e quella del filtro che “apre” e “chiude” creando una sorta di “groove” da dancefloor.
Ho cercato di ricreare il suono sul VST Arturia Mini V che possiede un’ ampia possibilità di modulazione attraverso la sezione Modulation Matrix.
Sezione Modulation Matrix dell’ Arturia Minimoog V
La Patch
Di seguito lo screenshot della patch.
Dopo aver settato in questa maniera tutti i parametri, la sezione Oscillatori, la sezione Amp, Filter ecc, si passerà alla sezione Modulation Matrix, in cui il parametro Velocity del Midi Roll modula la chiusura e apertura del filtro, mentre un lfo modula la PWM dell’oscillatore.
Bisogna quindi regolare la velocity del piano roll per ottenere la modulazione del filtro.
Di seguito lo screenshot del piano roll
Il Video Tutorial è presente anche sul Canale You Tube
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