screenshot arturia mini moog

Flangered pad tutorial

I pad o tappeti costituiscono un elemento importante all’interno di un brano elettronico. Creano quel tappeto, appunto, dove si poggiano tutti gli altri strumenti.
Il segreto di un pad è che non deve essere assolutamente noioso e piatto, il suono deve essere in costante movimento nel tempo. Tale movimento può riguardare il contenuto armonico o di dinamica.
Ecco alcune delle tecniche per ottenere più movimento nei suoni:

  • Scordando tra loro gli oscillatori
  • Modulando il filtro o l’amplificatore con lfo e inviluppi
  • Modulando il pitch degli oscillatori con lfo o inviluppi
  • Creando suoni in layer
  • Raddoppiando lo stesso suono ed equalizzarlo in maniera diversa in modo da creare delle cancellazioni di fase in vari punti del suono
  • Usando effetti modulanti quali chorus, flanger o phaser

Quella di scordare gli oscillatori è una tecnica che da un effetto molto vintage, in quanto riproduce quel difetto dei sintetizzatori analogici causato dagli oscillatori che tendono a scordarsi nel tempo. Un difetto che però caratterizza il suono di quel tipo di macchine e che al giorno d’oggi è molto ricercato
Nel suono che andrò a proporvi sono presenti quasi tutte queste tecniche.

Programmazione del flangered pad

Ho eseguito la patch sul soft synth Arturia mini moog, in quanto mi servivano tre oscillatori.

Gli oscillatori

Due oscillatori a dente di sega scordati di 5 cents tra loro e uno con forma d’onda triangolare creano il contenuto armonico iniziale del suono. L’oscillatore con forma d’onda triangolare scordato rispetto agli altri due di 6 semitoni va chiaramente tenuto a volume più basso.

Inoltre l’oscillatore 1 è modulato in frequenza dall’ Lfo a foma d’onda quadra.

Gli inviluppi

Per quanto riguarda l’inviluppo che governa l’amplificatore ho settato i tre parametri, attack, decay e sustain tutti a circa metà corsa. Per l’inviluppo del filtro ho usato parametri diversi. Attack immediato e decay e sustain settati a più della metà.

L’lfo infine modula leggermente con un’onda quadra la frequenza dell’oscillatore uno.

Di seguito l’elenco dei valori che ho usato:

  • Voices: 4, Poly
  • Osc 1: Range a 8′, onda dente di sega, volume di uscita sul mixer: 13.86 db
  • Osc 2: Range a 8′, detune al +5.7021, onda a dente di sega, volume di uscita sul mixer: 13.86db
  • Osc 3: Range a 8′, transponse +6 semitoni, onda triangolare, volume di uscita sul mixer: -1.18db
  • Cutoff Frequency: -4.30
  • Resonance (Filter Emphasis): 5.94
  • Amount of Contour: 62.50
  • Filter Envelope: Attack Time 0.0 ms, Decay Time 971.88 ms, Sustain Level 6.41
  • Amp Envelope: Attack Time 878.13 ms, Decay Time 690.63 ms, Sustain Level 4.92
  • Modulation Matrix: Source – Lfo, square, rate 0.47 hz Destination – Vco1 Fm amount 0.0110
  • Soft clipping: on

Di seguito lo screenshot della patch

flangered synth pad

Per quanto riguarda l’lfo che modula la frequenza dell’oscillatore 1, ho usato quello presente nella sezione Modulation Matrix all’interno del Mini Moog, in quanto l’oscillatore 3, il “delegato” alla funzione di oscillatore a bassa frequenza nel sintetizzatore originale, è impostato come oscillatore audio.

 

Infine ho processato il suono attraverso un effetto chorus e successivamente con un flanger.

Lo Screenshot della sezione Modulation  Matrix Presente sull’ Arturia Minimoog

screenshot arturia mini moog

 

screenshot patch self oscillatore lead

Self Oscillating Filter Lead Tutorial

Nell’articolo che segue tratterò la creazione di un lead synth che sfrutta l’auto-oscillazione del filtro passa basso.

Quello dell”auto oscillazione è un comportamento tipico dei filtri presenti sui sintetizzatori analogici come ad esempio il Mini moog o l’Arp 2600.

Il filtro entra in un regime di auto oscillazione quando la risonanza (resonance) viene portata vicina ai valori massimi. Il filtro in regime di auto-oscillazione crea una sinusoide, la cui frequenza può essere regolata dal parametro “cut off”.

In parole povere con il parametro “cut off” è possibile cambiare il pitch della sinusoide.

Parametri per la creazione del Self Oscillating Filter lead

La patch è realizzata con il vst synth, TAL U-N0-62 emulatore del synth Roland Juno 60 e disponibile in free download.

screenshot patch self oscillatore lead
screenshot della patch per la creazione del self oscillator lead synth, realizzata sul synth TAL-U-N0-62, emulatore vst dello storico Roland Juno 60

Come potete notare dallo screenshot, il parametro Res (resonance) è tenuto al massimo, per “mandare” il filtro in regime di auto oscillazione.

Il filtro in questa situazione diventa un vero e proprio oscillatore che emette una forma d’onda sinusoidale.

Sesi fa caso alle forme d’onda del DCO (Vco se avessimo di fronte il synth analogico originale), risultano tutte disattivate, ma il synth suona lo stesso.

Questo significa che è proprio il filtro che emette la forma d’onda. Il suono che ne viene fuori è sinusoidale, quindi con assenza totale di armoniche.

La keyboard tracking (il parametro KYBD sul synth) è tenuta anch’essa al massimo, per controllarne l’intonazione, nel caso lo si voglia suonare con la tastiera.

Quando ascolto questo suono mi viene in mente il brano “sovrappensiero” dei Bluvertigo, in cui un lead del genere esegue dei piccoli interventi nella sezione intro della canzone. Se alla fine della catena si aggiunge un chorus o un reverero/delay il tutto diventa molto interessante.

E se si modula la frequenza con un lfo?

Quasi tutti i sintetizzatori, che siano essi analogici o virtuali, hanno la possibilità di modulare la frequenza de filtro con un lfo. Questa possibilità è presente sia sull’originale Roland Juno 60 sia sul suo emulatore software, il TAL U-N0-62.

Si può sperimentare con varie forme d’onda (quadra, sega, sinusoide), ma l’effetto risulta abbastanza statico. Diversamente usando la forma d’onda casuale, chiamata NOISE nel notro synth, l’effetto risulta essere più interessante.

Come detto in precedenza, la frequenza del filtro governa il pitch della sinusoide, quindi modulandola con un lfo moduleremo anche l’altezza del suono.

 

Ascolta qui il lead suonato da un controller a tastiera:

 

 

Questo è invece l’effetto che si crea modulando la frequenza del filtro con la forma d’onda NOISE

 

 

screenshot filter

Steps per la creazione di Lead Synth stile Trance su Ableton

Nel seguente articolo mi occuperò della creazione di un Lead in stile Trance su Ableton

La Trance music nasce in Germania agli inizi degli anni ’90. Il suo nome è dovuto al fatto che la profondità dei suoni  provoca nell’ ascoltatore uno stato di “trance”, anche se molti sostengono che derivi dall’album “Trancefer” del 1981 di Klaus Shulze.

Ralf Hütter dei seminali Kraftwerk definisce in tal modo questo genere:

The “ soul ” of the machines has always been a part of our music. Trance belongs to repetition and everybody  islooking for trance in life … in sex, in the emotional,in pleasure … So, the machines produce an absolutely perfect trance … – Ralf Hütter, 1991, quoted in Kraftwerk: Man Machine and Music, Pascal Bussy –

Il suono

Le caratteristiche tipiche di questi suoni sono il rumore bianco e la chiusura/apertura del filtro governati dalla velocity.

Ho usato il synth Analog di Ableton Live 9 in quanto ha entrambe le possibilità. Sul synth è presente infatti l’oscillatore Noise e il parametro “Env<Vel”, presente all’interno della sezione Filter, che permette di “governare” quest’ultimo attraverso la velocity della tastiera.

Il suono infine può essere processato con riverbero e delay. Ma vediamo quali sono 5 steps per la creazione del suono:

Step 1: Voices/General

screenshot trance lead synth su analog di ableton impostazioni generali

Per la sezione Voices/General ho usato 2 voci all’unisono a cui ho applicato il detune, gli oscillatori tutti indirizzati al filtro 1 e all’amplificatore 1 ed infine ho applicato il glide.

Step 2: Oscillators

trance-lead-synth-osco ableton
screenshot oscillator 1

 

screenshot oscillator 2 ableton
screenshot oscillator 2

Per l’ oscillatore 1 ho selezionato la forma d’onda quadra. Il Pitch e la Pulse Width  sono modulati entrambi dall’ Lfo 1, anche se chiaramente in maniera diversa. Infine con il parametro Detune ho scordato l’oscillatore di +0.06 rispetto al secondo oscillatore.

Per l’oscillatore 2 ho selezionato sempre un’onda quadra modulata nella sua forma dall’lfo2. Anche a questo ho applicato il Detune, questa volta con valori negativi (-0.06).

Ho scelto di usare due onde quadre perchè mi piaceva il timbro ma si può benissimo sostituirne una o entrambe con una saw.

L’oscillatore noise tenuto alla metà del volume, sarà indirizzato come gli altri due oscillatori al filtro 1 e all’ amplificatore 1.

Step 3: Filter

Per il filtro ho selezionato un passa basso 24/db con i valori di Frequency e Resonance tenuti abbastanza bassi. Il filtro è modulato dall’ envelope generator regolato con valori di Attack e Release molto bassi.

Il parametro Env<Vel regola come detto in precedenza la possibilità di avere l’effetto “chiusura/apertura” del suono che dipende dalla pressione fatta sui tasti.

screenshot filter su analog synth di ableton

Step 4: Amplifier envelope

screenshot filter

L’inviluppo dell’amplificatore è simile a quello usato per governare il filtro, con attacco e rilascio tenuti bassi.

Step 5: Lfo

screenshot lfo

Per quanto riguarda gli Lfo ho usato rispettivamente una sinusoide a bassa frequenza per il primo ed una triangolare con frequenza più elevata per il secondo.

Gli oscillatori a bassa frequenza andranno a modulare come visto in precedenza rispettivamente il pitch degli oscillatori e la forma dell’onda quadra.

 

Ascolta qui il risultato finale e buona musica:

Scarica quì il preset adv per Analog synth di Ableton live

http://sluppend.com/21286051/trance